L’Unione Europea, guidata dalla solita Ursula “zerbino di Berlino” von der Leyen, si inginocchia a Donald Trump per proteggere le industrie tedesche, mentre l’Italia – come sempre – si becca solo mazzate nei denti. Tajani fa tappezzeria e rilascia frasi da Baci Perugina, mentre Meloni si prepara a volare a Washington a rappresentare “l’Europa intera” (ma chi cazzo l’ha detto?).
Il Made in Italy, nel frattempo, viene calpestato da regolamenti assurdi, lobby franco-tedesche e una sinistra che, invece di difendere il paese, spera solo che Giorgia inciampi in diretta TV.
Trump intanto gode, rifiuta ogni accordo e prende a calci burocrati europei come se fossero palle da bowling. L’Italia? Sempre in ginocchio. Ma il popolo, quello vero, inizia a svegliarsi. E la prossima volta, invece di Tajani, forse ci mandiamo uno con le palle. E la bestemmia pronta.
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Trump mette i dazi? Ecco perché non ce ne fotte una Minkia
Premessa inutile ma dovuta, così ci togliamo subito il pensiero: questo articolo contiene verità scomode, parolacce, attacchi gratuiti, e un’abbondante dose di satira ignorante. Se […]