GORIZIA DIVENTA “TERRITORIO LIBERO DELLE POLPETTE”: LA RIVOLUZIONE TONDA DEL SINDACO ZIBERNA
In un gesto di pura avanguardia amministrativa (o forse culinaria, o forse semplicemente post-prandiale), il sindaco di Gorizia, Rodolfo Ziberna, ha firmato oggi un decreto municipale straordinario: Gorizia sarà ufficialmente “Territorio Libero Della Polpetta”.
“È tempo di dare un’identità vera a questa città! E quale simbolo migliore della polpetta, perfetta, rotonda, democratica e facilmente congelabile?”, ha dichiarato Ziberna, tra gli applausi delle nonne locali e lo sguardo confuso di un turista sloveno che passava di lì.
LE NUOVE LEGGI:
Secondo il nuovo statuto comunale, a partire da lunedì:
- Ogni ristorante, bar, chiosco, edicola e ferramenta potrà servire solo polpette.
- Le polpette avranno un prezzo fisso di 50 centesimi, mentre lo spritz costerà solo 1 euro, purché venga accompagnato da almeno tre polpette e una dichiarazione d’amore verso la cucina casalinga.
- Le cameriere che serviranno le polpette dovranno possedere almeno una terza. Di simpatia, ovviamente, “per le tette, almeno la quarta” ha precisato Ziberna, mentre i suoi avvocati sudavano freddo.
Il sindaco ha poi aggiunto che anche gli animali domestici avranno diritto a polpette dedicate, con linee specifiche per cani, gatti, criceti e rettili esotici. Sarà bandita ogni forma di pasto non tondeggiante: basta spaghetti, addio lasagne. Solo polpette. Tonde, sode, e con prezzemolo. Assolutamente vietate altre verdure tipo menta, finocchio, sedano o stronzate del genere.
LE PRIME PROTESTE
Ovviamente, non tutti sono entusiasti della svolta sferica. la consigliera comunale Eleonora Sartori (Noi, Mi, Noi altri, Quei la, Anche quei ecc. Tutti quanti, Forsi un pochi ecc.., ) ha espresso seria preoccupazione:
“Queste polpette non sono antifasciste. Non rispettano i diritti LGBT+ e sono troppo simili tra loro: serve più diversità nel piatto!”
Traini ha proposto una “polpetta queer fluida”, che cambia forma ogni mezz’ora e viene servita con bandiera arcobaleno e lettura integrale della Costituzione. Le sue polpette speciali includerebbero ingredienti come quinoa genderless, tofu non-binario e un pizzico di pepe intersezionale.
Nel frattempo, la consigliera Giulia Roldo ha posto un problema più pratico:
“Io vado ovunque in bicicletta. E sapete cosa? È impossibile mangiare una polpetta pedalando. Scivolano! Dove sono finiti i diritti dei ciclisti?!”
El Ziby ha promesso di finanziare uno studio ingegneristico per il primo supporto da manubrio per polpette. La Roldo, non soddisfatta, ha minacciato di organizzare un sit-in ciclistico con degustazione di falafel triangolari come atto di resistenza.
LA POLIZIA MUNICIPALE ENTRA IN AZIONE
Nel clima di rigore che contraddistingue il “Territorio Libero Della Polpetta”., entra in scena anche lo Sceriffo Strapagato, noto per la sua inflessibilità e la sua immensa dedizione alle regole e alle “misure abbondanti”
“Le polpette devono avere un peso minimo di 50 grammi e massimo di 70. Chi sgarra, paga: 47 euro per ogni polpetta illegale. Anche se è buona. Anche se è fatta da tua nonna.”
Inoltre, sarà introdotto il Registro delle Polpette Certificabili, un sistema blockchain per tracciare ogni polpetta prodotta in città. Ogni unità sarà dotata di codice QR e certificato di rotondità. I controlli saranno effettuati con droni alimentari equipaggiati di termoscanner e righelli laser.
EDUCAZIONE E POLPETTE
Le scuole non saranno escluse dalla rivoluzione: già dal prossimo trimestre, i programmi scolastici includeranno “Storia della Polpetta dal Paleolitico alla Globalizzazione”, “Educazione alla Forma Sferica”, e “Polpettologia Applicata”.
Gli esami finali consisteranno nella creazione di una polpetta originale, presentata a una giuria composta da tre nonne autoctone, uno chef stellato, e una capra con addestramento olfattivo.
Anche l’università di Udine ha annunciato l’apertura di un Master in Polpette Internazionali, con scambi Erasmus verso la Svezia (Köttbullar), la Turchia (Köfte) e il Regno Unito (meatballs al curry).
IL FUTURO: OLTRE LA POLPETTA
Ziberna guarda già oltre. In un’intervista esclusiva rilasciata durante la pausa pranzo (a base di polpette, ovviamente), ha annunciato le prossime fasi della rivoluzione:
- Annessione, anche forzosa, dei territori di Straccis, San Rocco, Sant’Anna, Montecucco, Borgo Fasuli e Borgo Castello.
- L’avvio di una campagna UNESCO per far riconoscere la polpetta come Patrimonio Immateriale dell’Umanità.
Alla domanda se ci sarà spazio anche per chi preferisce hamburger o sushi, Ziberna ha risposto con fermezza:
“Non è una dittatura, è una sferocrazia. Tutti sono liberi di amare quello che vogliono… purché sia una polpetta.”