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Moretti in difficoltà: dopo aver contribuito al fatturato di Sanofi, produttrice del Maalox, pronto a ricorrere alla crema di Uniderm.
Convinto di riuscire a ripetersi nell’impresa che, dopo non aver fatto una minkia per più di trent’anni, lo ha paracadutato in Regione a UNDICIMILAEURIALMESE, il candidato Piddino si scontra con la realtà: come se non bastassero quattro liste di merda che ha dovuto riempire con quei pochi sinistri semisconosciuti rimasti a Monfalcone e qualche vecchio piombo riesumato da fuori città, il suo elettorato tipo, come già ben noto, si è organizzato in una lista tutta talebana e lo ha sfankulato ammerda.
Da Piazza Oberdan, Trieste, giungono sussurri su quanto fosse “entusiasta” di rinunciare al suo stipendio regionale per infognarsi in quella che, ormai, soprattutto grazie ai danni della sua kompagna Altran, è diventata una roccaforte della destra, e la prospettiva di andarsi a schiantare contro il vetrinista prestanome della Sceriffa Cisint ha contribuito significativamente all’incremento del reflusso gastrico che lo avrebbe costretto al largo uso della soluzione antiacido.
Ad aggravare un quadro clinico già poco rassicurante, oltre ai fastidiosi problemi gastro-intestinali, potrebbero aggiungersi insopportabili bruciori di culo, inevitabile conseguenza della sberla da oltre il CINQUANTUNOPERCENTO senza ballottaggio che il suo avversario legaiolo si appresta ad assestargli.
Indispensabile l’intervento preventivo della direzione del Partito Democratico, che ha già aggiunto al carrello della spesa Amazon ventidue quintali di fazzolettini da pianto per frignotti a prezzo scontato e seimila tubetti di Anonet.