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Continua l’aumento esponenziale delle strisce blu: Giubilo dei vampiri del parcheggio e dei produttori di blocchetti per le multe
Gorizia! La perla del Friuli Venezia Giulia, città di confine, di storia e di… parcheggi a pagamento. TANTI parcheggi a pagamento. Così tanti che i goriziani ormai si chiedono se non sia più economico vendere la macchina e comprare un cavallo. Almeno quello lo puoi legare a un albero senza che arrivi uno sgherro della “MuzzattiSquad” a sculacciarti con un verbale… forse.
In questa ridente cittadina di poco più di quattro gatti e un milione di cacche di cane, hanno trasformato l’esigenza (del Comune) del parcheggio a pagamento in una vera e propria crociata. È come se un giorno l’amministrazione si fosse svegliata ed abbia pensato: “Sapete cosa manca in questa città? Un modo per far incazzare tutti contemporaneamente!”
Ed ecco che le strisce blu si sono moltiplicate come conigli in primavera ed i parchimetri sono diventati più numerosi degli alberi… che di solito si tagliano per far spazio ad altri parcheggi. Ultima vittima (ma sicuramente non ultima) la povera Piazza Attems.
Si dice che alcuni turisti, davanti ai parchimetri, ci si scattino dei selfies: “Ecco il famoso ‘Salasso Automatico Goriziano’, in stile moderno, tipico dell’architettura locale del XXI secolo”.
Voci di corridoio sussurrerebbero che lo Sceriffo Strapagato, con il favore delle tenebre, andrebbe di persona a dipingere strisce blu. I più migliormente informati, ci informano informalmente che, invece, a verniciare le strade della città, potrebbe essere proprio il Sindacone spinto dall’esigenza di far cassa per coprire l’esagerato stipendio del succitato Sceriffo.
Nel frattempo, i goriziani continuano a sognare un mondo migliore, dove i parcheggi sono gratuiti e abbondanti… e vanno a Nova Gorica. Esattamente come i MILLEMILAMIGLIONI di turisti che, avrebbero dovuto arricchire tutti quei bar goriziani che hanno portato il prezzo dello spritz alla pari di quello di un rene, ma se ne stanno in mezzo ai casinò spendendo la metà e parcheggiando senza paura