A volte ritornano – Episode II

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Correva l’anno 2022, era il mese di ottobre e ci accingevamo a pubblicare l’articolo di ritorno dopo una pausa di millemila mesi.

Sono passati più o meno circa quasi approssimativamente due anni, quattro mesi, ventisette giorni, nove ore, quarantasette minuti e spiccioli e, da quell’articolo, due anni, quattro mesi, ventisette giorni, nove ore, quarantasette minuti e spiccioli più tardi, non è cambiata una minkia. Tanto che se lo ripubblicassimo adesso, quell’articolo (Leggi “A volte ritornano”), cambiando null’altro che la data, potremmo farvi credere che lo abbiamo scritto ieri. Anche perché voi, pecore a pecorella, siete così rincoglioniti che, quando vi dicono che “lavorerete un giorno di meno e guadagnerete come se aveste lavorato un giorno in più”, vi abbassate i pantaloni e ve lo fate spingere. Figuriamoci se vi accorgereste di un articolo riciclato.

Ad ogni modo, l’ultima volta che abbiamo controllato, eravamo ancora nella merda fino al collo; i sovranisti nazionalisti non ci hanno difeso dagli europeisti, i sinistri antifascisti non ci hanno salvato dai nazionalisti e i sindacalisti fankazzisti non hanno sconfitto i capi capitalisti. Così, gli operai c’hanno sempre più le pezze al culo e le famiglie devono mangiare il cartone venduto nei discount al prezzo con cui, il caviale, veniva venduto poco prima nelle boutiques. E mentre in Italia affoghiamo nel letame, la residenza più importante del mondo sembrerebbe sia stata occupata dai cloni di Hitler e Goebbels, al Cremlino starebbe seduto il nuovo Duce ed il mondo sarebbe vittima di un infezione di destrismo che metterebbe in pericolo la democrazia globale.

Sono cambiati i buoni e i cattivi.

In questo nuovo mondo, se un tuo avo, anche lontano, è stato vittima dell’Olocausto, quasi CENTO anni fa, sei legittimato a sterminare un popolo, se hai ammazzato migliaia di russi, in quanto russi, ti basta essere amico degli “AMERICANI BUONI” (Obama, Clinton, Biden & Co.) ed i cattivi sono proprio i russi, se sei un poliziotto o un carabiniere, che tenta di far rispettare la legge, sei un fascista, ma se sei una parassita figlia di papà che occupa case e va in giro per il continente a sfondare teste in nome dell’antifascismo, sei degna di andare al Parlamento Europeo. E se sei un pezzo di merda… una vera testa di cazzo… uno di quei bastardi che andrebbero sterilizzati alla nascita per evitarne la moltiplicazione, ti basta dire che sei frocio, checca, lesbica, nero, ebreo, musulmano, drogato o di sinistra (molto spesso le ultime due cose coincidono) e ti è dovuto ogni tipo di rispetto.

E pensare che a me, invece, fin da bambino, hanno insegnato a portare rispetto, a chiunque se lo sia meritato, indipendentemente da razza, credo, idea politica o orientamento sessuale.

Ma il vero problema è che alla Casa Bianca ci sono Hitler e Goebbels e Putin è il nuovo Duce.

Sono cambiate le battaglie giuste.

Mentre i fascisti brutti e cattivi cercano di fare la pace ed il democraticissimo Vecchio Continente impazzisce nel tentativo di provocare un conflitto nucleare – dimenticando che già più di ottant’anni fa uno scemo come Albert Einstein diceva “Non so con quali armi sarà combattuta la terza guerra mondiale, ma so che la quarta sarà combattuta con pietre e bastoni” – le battaglie da condurre sono diventate; l’asterisco di genere, la guerra al patriarcato, il diritto all’occupazione abusiva delle case, l’accoglienza ad ogni costo di parassiti che arrivano da ogni dove, la rimozione dei crocifissi nelle scuole, il rispetto del Ramadan ed il “Politically Correct” ad oltranza. Ed ecco che, proprio in funzione delle follie del politicamente corretto, a svegliare la Bella Addormentata con il bacio del vero amore è la Strega Malefica (anche se “strega” non si potrebbe più dire), la nordicissima Sirenetta Ariel diventa nera (anche se “nera” non si potrebbe più dire), Biancaneve è più brutta di Regina (anche se “brutta” non si potrebbe più dire) e in TV troviamo un coglione di trans che ci racconta che i bambini, ai quali, LUI, nelle SCUOLE PUBBLICHE PRIMARIE, insegna che nasciamo tutti froci e lesbiche, non si chiamano più bambini ma “giovani persone”.

Ma il vero problema è che alla Casa Bianca ci sono Hitler e Goebbels e Putin è il nuovo Duce.

Per fortuna la nostra è un’isola felice

Eh già… perché qua siamo a Gorizia; quel piccolo sobborgo di Nova Gorica in provincia di Monfalcone, che il Presidente Riccardi ed il suo prestanome – Fedricoso – vorrebbero vedere schiacciata tra Udine e Trieste. Qua si vive bene e funziona tutto… circa. Si, è vero, l’ascensore per il castello, dopo quasi vent’anni, ancora non ascende, il Sentralparc in Valletta del Corno è ancora tutto un cagaio, l’arena di Casa Rossa è ancora un cantiere, se ti scappa di fare un bambino devi pipparti TRENTACHILOMETRI per partorire e, se proprio vuoi avere un infarto, devi prima prenderti il tempo per organizzarti il funerale poiché, a breve, il cardiologo più vicino lo raggiungerai in tempo per stabilire l’ora del tuo decesso.

Ma almeno si sta in pace.

Questo è un paradiso di tranquillità; non solo perché non abbiamo liste di candidati tutte musulmane, non abbiamo tram che non funzionano o assurdi progetti per ovovie “Jetson Style”, qua si sta in pace perché le serrande sono sempre più abbassate e non dobbiamo fare lo slalom tra i clienti dei negozi e, nel caso qualche nemico della tranquillità volesse creare scompiglio ed aprire un’attività, possiamo sempre contare sullo Sceriffo strapagato ed i suoi sgherri, pronti a misurare al millimetro i dehor, cronometrare i secondi di ritardo sull’ora di chiusura e farti passare la voglia a suon di verbali. Si sta in pace anche grazie a Nova Gorica che in un momento pericoloso come questo, i MILLEMILAMIGLIONI di turisti che dovevano invadere le nostre strade per GO2025, se li tiene tutti “di là”.

Si sta in pace grazie alle guardie delle merdine di cane; quelle che hanno così tanto da fare… tutto il giorno, ma trovano comunque il tempo per fare reportage fotografici ultra dettagliati di ogni cagata di quadrupede. Si sta tranquilli grazie ai controllori delle buche; quelli che passano le giornate a postare sui social foto di ogni sanpietrino spostato. Si sta sereni anche grazie a tutti quei “Lamentini” che vigilano sulla mancanza di parcheggi a mezzo metro dalla loro destinazione, quelli che controllano la quantità di foglie cadute in autunno, quelli che misurano i decibel della musica dei bar e chiamano le forze dell’ordine se non riescono a sentire le stronzate della De Filippi a volume UNO.

Ma a Gorizia abbiamo anche i “Paladini del Giusto”

Sono quei valorosi impavidi, membri di ristrette cerchie di illuminati, che si riuniscono in circoli elitari pseudo intellettuali per ascoltare musica di merda – eseguita da qualche imbecille stonato e strafatto di erba – e darsi grandi pacche sulle spalle. E, mentre in città gli amici degli amici si fanno strada negli uffici, mentre imprenditori esotici allungano sempre di più le mani sull’amministrazione e finanziano la prossima campagna elettorale del proprio burattino (candidato Forza Italia n.d.r.), mentre dirigenti strapagati ed impiegati svogliati affossano il futuro della città, mentre cooperative ed associazioni mangiano sulla pelle di bambini, anziani, portatori di handicap, tossicodipendenti e via dicendo, loro, gli “intellinienti”, hanno capito bene per cosa combattere. Li si può ammirare mentre insultano qualche ultra ottuagenario che depone dei fiori per la X-MAS nell’androne di Piazza Municipio 1, li si può osservare mentre si battono per l’indispensabile revoca della cittadinanza a Benito Mussolini o quando vanno ad abbaiare contro Sindaco e Giunta per L’INEVITABILE eutanasia della cardiologia, stando però ben attenti a NON ricordare che la condanna a morte del nosocomio goriziano l’ha decretata la tragedia regionale Serracchiani. Quando le merdate le fanno gli amici… o i kompagni

Cosa faremo noi? Invece… (cit.)

Davanti a cotanto ben di Dio di valori e di virtù, è difficile trovare spazio e capire come agire per offrire il nostro contributo alla comunità. Ecco perché abbiamo deciso cosa fare e ve lo spieghiamo in cinque semplicissime parole:

UN BEATO CAZZO DI NIENTE!!!

Ci abbiamo già provato a darvi una svegliata, abbiamo già tentato di farvi aprire gli occhi, abbiamo già cercato di aiutarvi a pensare. Abbiamo ottenuto un sacco di superlavoro per quel santo che si sbatte, ogni volta, per risparmiarci qualche anno di galera ed abbiamo guadagnato un paio di ulcere in più. Mentre voi, pecore a pecorella, siete rimasti gli stessi rincoglioniti. E quando ci va bene, piuttosto che andare a votare, preferite rimanere a farvi le seghe davanti all’ultima impresa di qualche milionario in mutande che corre dietro ad un pallone. Quando ci va di merda, vi fate infinocchiare da qualche parassita che ha bisogno solo di mettere al sicuro il suo gettone di presenza, ed a votare ci andate, riempiendo i banchi della politica di inutili fankazzisti.

Oggi, per motivi che non stiamo a spiegare (tanto non li capireste), siamo riusciti a ricavarci del tempo per ricominciare a dare fastidio. Non per aiutare. Non per contribuire. Solo per dare fastidio.

Ad ogni campagna elettorale, ad ogni consiglio comunale e/o regionale, ad ogni vigilante da tastiera, ad ogni post di qualche lobotomizzato convinto di essere un illuminato, non faremo mancare la nostra incommensurabile saggezza. E lo faremo solo ed esclusivamente per soddisfazione personale e per rompervi i coglioni. Finché potremo, Finché ne avremo voglia. Quando potremo. Quando ne avremo voglia… se ne avremo voglia

Perché, come sempre, noi vi vogliamo tantobbeneattutti… allo stesso modo.

STEITIUNED…

 


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